domenica 9 maggio 2010

iL 68 ItaLiAnO:Operai e Studenti INSIEME!


Perchè il 68 in Italia è stato diverso da quello del resto d'Europa?
Beh perchè,se negli altri paesi i movimenti rivoluzionari hanno avuto stampo ideologico , in Italia le rivolte assumono anche carattere politico perchè i movimenti studenteschi sono fiancheggiti da quelli operai.
Le contestazioni in Italia furono il risultato di un profondo malessere sociale, dovuto al fatto che lo sviluppo economico (o" boom economico") e della borghesia, non umentò il livello sociale ed economico delle classi più basse.Scoppian0 così scioperi degli operai in fabbrica che si unificano con il movimento degli studenti che denunciavano:la mancanza dei materiali scolastici,la mancanza delle strutture e di professori competenti,inoltre i contenuti culturali erano poveri. Lottavano soprattutto per il diritto allo studio anche per i giovani in condizioni economiche disagiate. La contestazione iniziò con l'occupazione delle università e delle scuole.Iniziano ad assumere un linguaggio provocatorio verso i professori,infatti da parte dei ragazzi non c'è più quel timore di prima.Scendono in piazza milioni da ragazzi e ragazze tutti vestiti in modo trasandato, usando un linguaggio di strada,offendevano solo verbalmente la polizia.Queste erano manifestazioni pacifiche,fino a quando non ci fu il caso di "Valle Giulia",dove scoppiò una vera e propria lotta tra polizia e studenti perchè quest'ultimi volevano riconquistare l'università dopo che la polizia aveva liberato la facoltà di architettura dai manifestanti.La rivolta violenta scoppiò quando un polizziotto accredì ferocemente un ragazzo.
Le lotte operaie si sviluppano,anche come il contagio delle rivolte studentesche,a partire dalla fine degli anni 60. Denunciano le condizioni in fabbrica:gli operai lavoravano tantissimo e in condizioni disagiate; gli orari di lavoro:gli operai vogliono una diminuzione delle ore di lavoro da 49 a 40;vogliono una giusta retribuzione;vogliono contare di più nella sociatà ,vogliono il tempo libero e vogliono avere gli stessi diritti dei ceti medi.Non vogliono essere trattati da schiavi dai loro padroni;sono contro il centralismo dei sindacati.Da una breve citazione di Giorgio Bocca:"Cè evidentemente qualcosa che nessun aumento di salario può dargli, e che la lotta invece gli ha fato apparire e gustare.Il potere,piccolo ed effimero,ma un potere,l'uguaglianza nelle ore calde,il trattare da pari a pari con i capi,il vedere impaurita l'organizzazzione".
Quello che si può cogliere da questa citazione,gli operai non volevano solo il diritto su beni materiali,ma anche dei diritti di umanità,che fanno parte dell'orgoglio del'essere umano,sono valori che vanno oltre qualsiasi cosa,capaci di far sentire l'operaio un cittadino del mondo,e non bestia da lavoro.Negli anni 70 le lotte riguardano la separazione studio-lavoro, quindi impiegati acculturati e operai manuli.Denunciano il fatto che i capi si approffittano della loro ignoranza, per usarli,ma ora anche gli operai vogliono acculturarsi.lottano per l'ugualitarismo.

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